Chiesa di S. Maria delle Grazie

(Santa Maria delle Grazie, Facciata).

(Santa Maria delle Grazie, Interno).

Santuario quattrocentesco, situato alla periferia sud della cittā (km 1,5 dal centro), raggiungibile attraverso il lungo rettilineo di Viale Mecenate.

Il portale d'ingresso, qui trasferito dopo la demolizione di porta S. Spirito, immette in un vasto e suggestivo cortile, sistemato a prato e contornato da due sezioni di porticato.

(S. Maria delle Grazie, portale d'ingresso).

La chiesa, disposta sul fondo, risale alla prima metā del Quattrocento e fu eretta sulle rovine dell'antica Fons Tecta, ritenuta sede di un culto pagano delle acque.

(Particolare del soffitto del portico).

L'edificio č in stile tardogotico, a una navata, con volta a crociera.

Sul finire del secolo Benedetto da Maiano eresse la scalinata esterna (oggetto di recente restauro) ed il portico, capolavoro di leggerezza e di grazia primorinascimentale, a sette arcate poggianti su sottili colonne corinzie.

(S. Maria delle Grazie, portico e scalinata ad opera di Benedetto da Maiano).

(Lorentino d'Andrea, Papa Sisto IV in trono con il Cardinale Gonzaga ed il Cardinale Piccolomini, in atto di concedere alla chiesa di Santa Maria delle Grazie l'indulgenza richiesta dai Priori, affresco, 1477/81).

Da notare, all'interno, l'altare maggiore in marmo e terracotta smaltata (fine Quattrocento), opera inconsueta di Andrea della Robbia:

(Andrea della Robbia, Altare maggiore in terracotta invetriata, fine '400.  Nel retro dell'altare Crocifissione dipinta su tavola dal pittore aretino Franco Fedeli, 1977).

nel timpano Madonna col Bambino tra due Angeli, nelle nicchie i Santi Lorentino, Pergentino, Donato e Bernardino, nel paliotto La Pietā. All'interno un affresco di Parri di Spinello (Madonna della Misericordia).


Architettura