Palazzo Bruni Ciocchi (Palazzo della Dogana)

(Palazzo Bruni - Ciocchi, o Palazzo della Dogana).

Posto all' incrocio di Via S. Lorentino e Via Garibaldi, è uno dei palazzi privati più belli della città.

Edificato per volontà di Donato Bruni (padre di Leonardo) a partire dal 1445 , passò in proprietà alla famiglia Ciocchi del Monte (Famiglia di Papa Giulio III originaria di Monte San Savino) e in seguito ai Barbolani.

Edificio rinascimentale, chiamato anche palazzo della Dogana per la sua destinazione ottocentesca, eretto a metà del Quattrocento su progetto attribuito a Bernardo Rossellino. Situato all'incrocio di via S. Lorentino con via Garibaldi, è divenuto nel corso dei secoli proprietà delle famiglie Bruni, Ciocchi e Barbolani, subendo diverse manomissioni. Dopo la restaurazione il Governo Toscano lo adibì a sede della dogana e dei "generi di privativa" (sali e tabacchi); ampliamente restaurato dopo l'ultima guerra è oggi sede del Museo di Arte Medioevale e Moderna.