Porta San Lorentino

(Porta San Lorentino, ingresso al centro storico del versante ovest delle mura medicee)

Tra le quattro aperture della cinta muraria medicea è quella che conserva meglio, nonostante il rifacimento subito nel 1644 ed i discutibili ritocchi novecenteschi, l'originario aspetto. Eretta allo sbocco occidentale di un lungo tracciato stradale disposto in senso E/O, mette in comunicazione la città antica con la periferia cresciuta nel corso degli ultimi due decenni sui due lati di via Marco Perennio e via Fiorentina, fino a raggiungere senza interruzione l'abitato di S. Leo, oltre il quale la statale 69 conduce verso il Valdarno e Firenze.

In direzione opposta porta S. Lorentino - erede della più interna porta del Foro, immette sul rettilineo di via S. Lorentino e piaggia di Murello (l'antica Ruga Mastra), sormontato al termine di un'erta salita dal monumento al Granduca Ferdinando III di Lorena (1822), opera di Stefano Ricci.

A N della porta si erge il baluardo omonimo; nella zona, archeologicamente assai interessante, fu rinvenuto nel 1553, durante i lavori di fortificazione, il celebre bronzo etrusco della Chimera, attualmente custodito nel Museo Archeologico di Firenze.

A circa 500 m. di distanza, sul lato N di via Marco Perennio, è in corso di restauro l'antica chiesa intitolata ai protomartiri cristiani Lorentino e Pergentino; il modesto edificio attuale, di impianto medioevale (XIII sec.), costituisce il rifacimento di precedenti strutture risalenti al tardo Impero Romano, manomesse nell'alto Medioevo.