Cenni Storici

- La nascita del Libero Comune -

E' la rinascita successiva al Mille ad innescare un nuovo fermento economico, demografico ed edilizio.

Cardine ed emblema della ripresa è la nascita del libero Comune, che estende rapidamente il suo dominio nel contado, erodendo gli ampi poteri signorili delle autorità ecclesiastiche.

La presenza di un console è attestata ad Arezzo fin dal 1098.

Attorno al 1200 lo sviluppo urbano induce alla costruzione di una nuova cerchia di mura, che sul lato NE si riconnette a quella etrusco-romana, mentre sui versanti S ed O abbraccia a semicerchio la base della collina con un tracciato ancora visibile nel percorso di via Garibaldi.

Il perimetro della cinta raggiunge i 2.600 m. e racchiude un'arca di ca. 51 ettari, la radiale principale diviene il borgo maestro.

Nel corso del Duecento sorgono nella parte più alta della collina numerosi edifici pubblici e case-torri; viene portata a termine la costruzione della prima grande basilica della città comunale, la Pieve di S. Maria, splendido esempio di architettura romanica.

Alla fine del secolo, sotto l'influsso del nuovo stile gotico che va affermandosi, inizia la costruzione della Cattedrale, evento che segue il forzato ritorno della sede vescovile all'interno delle mura (1203), e delle chiese di due importanti ordini monastici predicatori:  S. Francesco e S. Domenico.

La vita cittadina è regolata dal Comune, retto in prevalenza dalla parte ghibellina, che estende il proprio dominio su un vasto territorio (da Borgo S. Sepolcro alla Massa Trabaria, dal medio Valdarno alla Valdambra, dal Casentino alla Valdichiana) rendendosi protagonista della sanguinosa presa di Cortona (1258) e scontrandosi con alterna fortuna con grandi Comuni vicini (Siena, Firenze, Perugia, Città di Castello).

La disfatta subita dai ghibellini a Campaldino (1289). dove muore lo stesso vescovo di Arezzo Guglielmino Ubertini, mette Firenze e Siena in possesso di larghe porzioni di territorio aretino.

Il risveglio culturale annovera l'apertura dello Studium - i cui ordinamenti del 1255 regolano una delle più antiche Università medioevali - il fiorire delle Arti liberali e l'attività di rimatori (Guittone 1235 ca. - 1294) ed artisti locali (Margarito d'Arezzo. 1236 ca. - 1293 ca.), seguiti da maestri fiorentini (Cimabue, Crocifisso in S. Domenico) e senesi (Pietro Lorenzetti, polittico della Pieve).

Nel 1304 Arezzo dà i natali a Francesco Petrarca.

VENTICINQUE SECOLI DI STORIA

L'EPOCA GRANDUCALE

LA CITTA' ROMANA

ALL'INDOMANI DELL'UNITA'

LA NASCITA DEL LIBERO COMUNE

DAL PRIMO NOVECENTO AI GIORNI NOSTRI

LA SIGNORIA DEI TARLATI

TRA REALTA' E MITOLOGIA

LE TRASFORMAZIONI CINQUECENTESCHE

RITRATTO DI UOMINI ILLUSTRI ARETINI

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