Cenni Storici

- L'Epoca Granducale -

Il lungo periodo della dominazione fiorentina - dapprima sotto la Signoria medicea (1434/1569), poi entro lo Stato granducale dei Medici (1569/1737) e dei Lorena (1737/1859) - vede la città di Arezzo, al pari di gran parte della Toscana, declinare progressivamente sotto il profilo economico sociale e culturale. La popolazione (1552: 7.750 abitanti.; 1745: 6.700abitanti) ristagna e decresce, l'assetto urbano sembra congelarsi.

In campo scientifico e letterario non si può tuttavia fare a meno di segnalare l'origine aretina di studiosi come Andrea Cesalpino (1519-1603) botanico e medico, e Francesco Redi (1626-1698). medico, naturalista e letterato.

In campo artistico ed architettonico lo stile barocco lascia invece ben poche tracce significative.

Bisogna attendere l'inizio dell'Ottocento e l'affermazione del gusto neoclassico per vedere emergere la notevole produzione del pittore aretino Pietro Benvenuti (1769 -1844).

All'epoca leopoldina risale la riforma comunitativa nel 1772 che, riunificando la Città e le sue Camperie (fascia di un miglio e mezzo esterna alle mura) con le Cortine (territorio extraurbano fino a cinque miglia), segna sotto il profilo territoriale la nascita del moderno Comune di Arezzo.

L'ultima fase del governo lorenese, preceduta nel primo Ottocento dalla breve parentesi della conquista napoleonica - e, ad Arezzo, dalla violenta insorgenza antigiacobina del Viva Maria (1799) - segna un nuovo risveglio.

Prende avvio la bonifica della Valdichiana progettata e sostenuta dall'aretino Vittorio Fossombroni (1754 - 1844) ingegnere idraulico e per lungo tempo primo ministro del Granducato, si intensifica la realizzazione di opere pubbliche, nel settore della viabilità stradale e ferroviaria (via Anconetana  ferrata aretina) e dell'arredo urbano (porta Ferdinanda, piazza del Popolo).

Nel 1825, raggruppando 49 Comunità già facenti parte delle province fiorentina e senese, è istituito il Compartimento aretino, primo nucleo della futura Provincia di Arezzo.

In campo letterario si segnala il poeta bernesco Antonio Guadagnoli (1798-1858), che regge anche la carica di gonfaloniere.

VENTICINQUE SECOLI DI STORIA

L'EPOCA GRANDUCALE

LA CITTA' ROMANA

ALL'INDOMANI DELL'UNITA'

LA NASCITA DEL LIBERO COMUNE

DAL PRIMO NOVECENTO AI GIORNI NOSTRI

LA SIGNORIA DEI TARLATI

TRA REALTA' E MITOLOGIA

LE TRASFORMAZIONI CINQUECENTESCHE

RITRATTO DI UOMINI ILLUSTRI ARETINI

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